Società in rivolta. 
Alle radici del disagio collettivo nel XXI secolo

a cura di Fabio Lucchini
Prefazione di Fabio Cavalera
Milano, Stripes edizioni 2012 (prezzo di copertina: 14 euro)

Dopo la breve illusione delle ripresa economica globale, il costante peggioramento degli indici borsistici, l’erosione del potere d’acquisto e la consistente perdita di posti di lavoro preannunciano un futuro prossimo carico di incertezze. Mentre cresce il fronte dell’insoddisfazione sociale, muta anche l’obiettivo degli strali popolari: non più il delinquente o l’immigrato riottoso all’integrazione, ma i “poteri forti”, incapaci di gestire il sistema globale e le sue risorse finanziarie e tecnologico-ambientali. Tuttavia, è bene precisare che scagliare anatemi e additare nuovi responsabili serve a poco, se non a fomentare la rabbia sociale, a stressare pericolosamente i nervi già tesi della coscienza collettiva. Come ha insegnato lo straordinario e terribile ventesimo secolo, l’unica via per uscire dalla crisi complessiva che sta investendo il nostro mondo è cercare di comprendere, evitare semplificazioni e operare per il necessario cambiamento.

CON I CONTRIBUTI DI
Fabio Lucchini, Gianni Silei, Anne Power, Guido Martinotti, Marco Lombardi, Paolo Bellini, Vincenzo Marino, Elisa Barozzi, Salvatore Licata.

Il mio intervento è intitolato L’incubo del declassamento. Appunti per una storia del malessere dei ceti medi.

Per info e prenotazioni: ordini@pedagogia.it

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