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Per tutta la durata del corso, quindi fino al prossimo mese di gennaio, ogni fine settimana, giusto per aiutare i frequentanti ad orientarsi, faremo il punto della situazione, dei temi trattati ma soprattutto di quelli di cui parleremo nella settimana successiva.

In queste prime lezioni, di carattere introduttivo abbiamo parlato della storia del ‘900, delle sue interpretazioni e della sua periodizzazione, passando quindi ad una panoramica di ordine generale su alcune delle concause che crearono i presupposti, tra l’età dell’imperialismo e la Belle époque, dello scoppio della prima guerra mondiale. Infine, giovedì scorso, si è affrontato il tema, più specifico, delle politiche di lotta alla povertà e della nascita e del primo sviluppo dello Stato sociale, specificandone le differenze con il welfare state, che, più che un sinonimo, ne rappresenta una evoluzione.

Oltre che sul podcast e sugli appunti, gli studenti possono approfondire questi temi dando un’occhiata ai rispettivi manuali delle scuole superiori. Se poi qualcuno volesse cimentarsi in una lettura di approfondimento, consiglio di dare un’occhiata ad un classico: la Storia d’Europa nel secolo decimonono di Benedetto Croce (pubblicata all’inizio degli anni ’30), in particolare agli ultimi capitoli, quelli che trattano le vicende successive all’unificazione della Germania e a quello che Croce definisce “il cangiamento dello spirito pubblico europeo”. Per le questioni delle politiche sociali, è invece necessaria (attenzione non consigliata, necessaria) la lettura dei capitoli 1 e 2 (pp. 17-71) del libro Breve storia dello Stato sociale. Prestate particolare attenzione alle assicurazioni obbligatorie bismarckiane, all’emergere delle assicurazioni sociali nel primo novecento e alle dinamiche del caso italiano (i lucidi in questo senso aiutano).

A partire da martedì entreremo nel vivo dei temi del programma: parleremo della Grande guerra, della rivoluzione russa (da quella di febbraio alla morte di Lenin) e del primo dopoguerra in Europa (dell’Italia e degli Stati Uniti tratteremo più avanti).

Il consiglio è quello di leggersi i capitoli 1, 2 e 3 del manuale, in modo da rendere più vivaci e magari poter approfondire alcune questioni durante le lezioni.

A disposizione, come sempre, per domande, richieste di chiarimento, critiche ecc. Ne anticipo subito una io, magari per rompere il ghiaccio: a proposito di infortuni, facendo un esempio letterario, vi ho parlato di un autore francese. Per chi non avesse fatto in tempo a trascriverlo correttamente, ricordo che si trattava di Henry Poulaille. Il romanzo era Pain quotidien, uscito nel 1931.

Rendiamo questi mesi di lavoro fianco a fianco utili non solo ad un giudizio finale da trascrivere sul libretto universitario.

Buon lavoro e buon fine settimana.

P.S.
Ah, ieri è morto il generale Giap.

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