Le radici della crisi italiana e le paure collettive dopo il boom

1969

Il 21 e 22 novembre, presso l’Istituto di Cultura Italiano di Londra parteciperò al Convegno annuale della Association for the Study of Modern Italy (ASMI) dedicato al tema The Italian Crisis: Twenty years onIl titolo del mio intervento è Italian fear: the roots of the Italian crisis. L’idea è quella di affrontare la questione delle radici della “lunga” crisi italiana leggendola attraverso alcune delle paure ed insicurezze collettive emerse e radicatesi nell’immaginario collettivo immediatamente dopo gli anni del miracolo economico.

Comunicazioni agli studenti frequentanti

Attenzione!

La prossima settimana la lezione di martedì mattina NON si terrà in quanto sarò impegnato in Commissione tesi di laurea. Le lezioni di lunedì e di mercoledì invece si svolgeranno regolarmente e nello stesso orario (9.00-11.00)

Invito gli studenti a leggere i capitoli 3 e 4 del manuale “Il Novecento” di Sabbatucci-Vidotto: parleremo infatti del primo dopoguerra e dell’avvento del fascismo in Italia.

Si comincia

Mercoledì scorso abbiamo iniziato le lezioni di Storia sociale con la consueta presentazione del corso e della sua organizzazione e con alcune riflessioni di carattere introduttivo sulla storia, la storiografia e il modo con cui avvicinarci ai temi di cui parleremo nelle prossime settimane. Mi pare di aver capito che ci siano stati dei problemi di comunicazione, almeno per quegli studenti iscritti al Corso di Laurea in Scienze del Servizio Sociale che avevano consultato un orario sbagliato riportato sul sito del Dispoc e dunque non sono venuti a lezione. Chiedo scusa per il contrattempo, purtroppo indipendente dalla mia volontà.

In ogni caso, nessun problema: calma e sangue freddo. Sarà comunque possibile iscriversi al corso e dunque accedere alle aree riservate per studenti frequentanti per tutta la prossima settimana. Aggiungo per coloro che già hanno fatto richiesta di accedere a gruppo facebook e allo spazio su google drive (ricordo che occorre disporre di un account con nome e cognome, non si accettano pseudonimi) di pazientare: verranno autorizzati dopo aver comunicato a lezione il loro nominativo e la loro mail.

Le slide della lezione sono consultabili e scaricabili su questo sito nella pagina Lucidi. Ulteriori informazioni nella sezione Didattica. A scanso di equivoci tornerò comunque brevemente sull’organizzazione del corso anche durante la lezione di lunedì prossimo.

Tutto chiaro? Se ci fossero problemi non esitate a contattarmi qui, via mail o attraverso i vari indirizzi dei social che trovate su questo sito web.

Alla prossima settimana,

GS

P.S.
Raccomando a coloro che hanno già i libri di testo di dare un’occhiata al manuale. La prossima settimana ci soffermeremo sui temi trattati nei capitoli 1, 2 e 3 del Sabbatucci-Vidotto.

In uscita a novembre

9783319091792E’ in uscita per Springer The Basic Environmental History, curato da Mauro Agnoletti e Simone Neri Serneri. Tra gli interventi c’è anche il mio History of technological hazards, disasters and accidents.

Indice del volume:
Foreword; Mauro Agnoletti, Simone Neri Serneri.- Contributors.- 1. Energy in history; Paolo Malanima.- 2. Economic history and the environment: new questions, approaches and methodologies; Enric Tello Aragay, Gabriel Jover Avellà.- 3. Environmental history of soils;Verena Winiwarter.- 4. Environmental history of water resources; Stephane Frioux.- 5. Environmental history of air pollution and protection; Stephen Mosley.- 6. Urban development and environment; Dieter Schott.- 7. History of Waste Management and the Social and Cultural Representations of Waste; Sabine Barles.- 8. History of technological hazards, disasters and accidents; Gianni Silei.

Ibid

L’idea erronea che Ibid sia l’autore delle Vite dei Poeti è tanto frequente, perfino tra coloro che si vantano di possedere un certo livello culturale, che val la pena di correggerla. Dovrebbe essere un fatto risaputo, ormai, che fu Cfr. il responsabile di quell’opera. Il capolavoro di Ibid è invece il famoso Op. Cit. nel quale sistematizzò in modo definitivo tutte le correnti minori più significative della poesia greco-romana: e con ammirevole acume, se si considera l’epoca sorprendentemente tarda in cui Ibid scrisse.

Così, nel 1928, H.P. Lovecraft, maestro della letteratura gotica del ‘900, su certe fuorvianti interpretazioni di acronimi ed abbreviazioni di uso comune, specialmente nelle tesi di laurea. Perdonate lo sfogo ma il fatto è che sempre più spesso, purtroppo, proprio molte tesi provocano, al pari dei racconti del buon HPL, brividi freddi durante la lettura.

In tempi passati, prima che i tasti Crtl+C e Ctrl+V fossero inventati, il laureando usava leggere preventivamente un libretto intitolato Come si fa una tesi di laurea di Umberto Eco. Adesso, col moltiplicarsi del materiale informatico, è curioso come, in mezzo a tanto copiare ed incollare, a pochi venga in mente di fare preventivamente una ricerca con queste stesse parole chiave. Eppure di materiale ce n’è molto e utile assai. Il consiglio spassionato, per evitare di prendere fischi per fiaschi (o se volete Ibid per Ivi), è di andarselo a vedere.

Page 1 Page 2 Page 3 Page 4