Il mio obiettivo è di comprendere e spiegare perché le cose siano andate in un certo modo e come i fatti si colleghino tra loro. Per tutti i miei coetanei, che sono vissuti lungo tutto il Secolo breve o per gran parte di esso, questo compito è anche, inevitabilmente, uno sforzo autobiografico. Parliamo dei nostri ricordi, ampliandoli e correggendoli, parliamo come uomini e donne di un tempo e di uno spazio particolari, coinvolti, in varie guise, nella storia; ne parliamo come attori di un dramma – per quanto insignificanti siano state le nostre parti – , come osservatori del nostro tempo e, non da ultimo, come persone le cui opinioni sul secolo sono state formate da ciò che noi siamo giunti a considerare come eventi cruciali. Noi siamo parte di questo secolo ed esso è parte di noi. I lettori che appartengono a un’altra epoca, per esempio lo studente che accede all’università nel momento in cui questo libro viene scritto, per il quale perfino la guerra del Vietnam rientra nella preistoria, non dovrebbero dimenticarlo.

Eric J. Hobsbawm, storico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.