Il più grande perditore di tutti i tempi

Se n’è andato Paolo Villaggio, autore e interprete del personaggio-maschera di Fantozzi, ma anche di Giandomenico Fracchia, del professor Otto von Kranz  e di innumerevoli ritratti satirici – e non solo – della storia del nostro paese, alcuni sottovalutati o dimenticati (ad esempio Il… Belpaese, diretto da Luciano Salce, grottesco afffresco del clima degli anni di piombo).

Di seguito un articolo di Maurizio Reberschack di qualche tempo fa dedicato alla storia d’Italia racontata attraverso le tragicomiche e mostruose peripezie di Fantozzi, Rag. Ugo .

 

 

 

 

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Un grazie a Filippo Maria Paladini che lo ha postato oggi sul suo profilo.

Coraggio

A ben vedere manca ancora un ultimo appuntamento, quello della seconda prova scritta, ma anche per questo anno accademico le lezioni di storia sociale si sono concluse. Per chi mi conosce, la mia passione per La scuola della violenza, un vecchio film degli anni ’60 con Sidney Poitier, è cosa nota. La storia non è così originale: per esempio ricorda molto Il seme della violenza, di cui abbiamo parlato proprio a lezione qualche settimana fa; certe atmosfere sono di maniera e molto “buoniste”. Eppure il modo con cui il personaggio del professore idealista (anche questo un classico) di questo film stava dietro quella cattedra è sempre piaciuto. Cerco di ricordarmelo soprattutto adesso che il destino ha voluto che mi ci mettessi io, dietro una cattedra. E provo a fare del mio meglio. Ogni tanto capita anche che mi riascolti questo pezzo che accompagnava quella storia. Lo dedico, per l’ennesima volta, ai ragazzi. A quelli del corso di quest’anno. Con un ringraziamento e con l’esortazione contenuta nel titolo là sopra. Forza, ne avete bisogno.

L’uscita dalla fabbrica Lumière

Ieri a lezione abbiamo parlato di modernizzazione, di innovazioni tecnologiche ed invenzioni. Ad un certo punto abbiamo parlato di una sequenza filmata, di quando, alla fine del 1895 i fratelli Lumière, ideatori del Cinématographe, proiettarono la Sortie des Usines, da loro girato con il loro apparecchio qualche tempo prima davanti ai loro stabilimenti di Lione. Eccolo di seguito.

Per ulteriori approfondimenti, consiglio la lettura di un articolo di Thierry Frémaux sul sito treccani.it.

“Siate tutti uniti!”

Il 15 ottobre del 1940, in piena seconda guerra mondiale, usciva Il Grande dittatore. E Chaplin, che fino a quel momento aveva continuato ad impersonare il suo Charlot senza aprir bocca, stavolta se ne uscì fuori con un monologo da lasciare senza fiato.