Le pandemie influenzali del Novecento

E’ uscito, all’interno del volume collettaneo Il governo dell’economia e della comunicazione ai tempi del Covid-19 (edito da Inschibboleth, Roma), un mio contributo dal titolo Le pandemie influenzali nel secolo breve: un quadro storico.
Il volume è curato da Antonio Riviezzo e Roberto Borrello e raccoglie gli atti del Convegno Siena-Sassari del 28 maggio 2021.

https://www.inschibbolethedizioni.com/single-post/9788855293198

Un secolo di governo del Basket in Italia – Convegno

Convegno di studi “Un secolo di governo del basket in Italia. Dalle origini pionieristiche alle medaglie olimpiche. Il centenario della FIP”

Il convegno è organizzato dall’Università degli studi di Siena, dalla Società italiana di Storia dello Sport e dalla Federazione Italiana di Pallacanestro, con il Patrocinio della Fondazione di studi storici Filippo Turati e della Società italiana per lo studio della storia contemporanea

Polo didattico Mattioli Università di Siena | 2/3 dicembre 2021

Per vedere la diretta streaming su youtube i link sono:

per il giorno 2/12/2021 https://youtu.be/I7OidhHPaEs

per il giorno 3/12/2021 https://youtu.be/1xpfXPYBCdw

Il Convegno di Firenze su società del rischio e gestione del territorio

sorget2019cIl 5 e 6 dicembre 2019, nei locali di Casa Lapi, sede della Fondazione di Studi Storici “Filippo Turati” di Firenze, si sono svolti i lavori del convegno internazionale di studi “Società del Rischio e Gestione del Territorio”. Il convegno ha rappresentato il primo appuntamento organizzato dal Centro Studi sulla Società del Rischio e la Gestione del Territorio (Sorget), costituito all’interno della Fondazione, che si propone di  analizzare da una prospettiva interdisciplinare lo studio del rischio e della responsabilità, delle politiche di prevenzione e di tutela del territorio e nel contempo della valorizzazione del paesaggio e del diritto al bello nella società contemporanea.

Le prima giornata dei lavori, apertasi con i saluti del presidente della Fondazione Turati Maurizio Degl’Innocenti  e presieduta dal direttore Luigi Tomassini, è inizialmente ruotata attorno alle tematiche del rischio ricostruite attraverso un approccio di storia culturale (Gianni Silei), da una prospettiva tecnico-operativa, legata rispettivamente alla sua percezione/cognizione (Dario Albarello) e alla elaborazione di scenari capaci di fronteggiare le conseguenze di contesti, come quelli delle attuali società post-industriali, altamente complessi (Davide Alexander). Si è quindi passati ad una serie di interventi che, adottando periodizzazioni differenti ma con l’obiettivo di fornire delle chiavi di lettura quanto più possibile di “lungo periodo” di alcune tipologie di rischi ed emergenze, hanno evidenziato il fenomeno della mediatizzazione delle alluvioni nella Francia di fine Ottocento (Jérôme Grévy), il rischio d’incendio e le alluvioni in ambito ispanico (Loris De Nardi e Armando Alberola Romá) e delle politiche di governo delle calamità in Italia in epoca liberale (Salvatore Botta). Una lettura in chiave antropologico-culturale con particolare attenzione al rischio vulcanico e al caso del Vesuvio (Giovanni Gugg) ha concluso una prima giornata di lavori che hanno prodotto, anche in sede di discussione a conclusione dei vari interventi, alcune interessanti suggestioni utili proprio per una lettura di queste tematiche in chiave interdisciplinare.

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La giornata successiva si è invece concentrata sulla dimensione giuridica del rischio, tema altrettanto rilevante, affrontata dal punto di vista dei mutamenti di prospettiva e delle continuità/discontinuità attorno a paesaggio e territorio (Paolo Passaniti), della responsabilità ambientale e del diritto penale del rischio come tutela postuma del territorio (Francesca Degl’Innocenti e Anna Lisa Maccari). Patricia Chiantera-Stutte ha poi delineato i tratti caratterizzanti della società del rischio evidenziando, attraverso i principali protagonisti del dibattito ideale e culturale, il nodo dell’uso politico delle paure legate ai vecchi/nuovi rischi delle società avanzate nel loro passaggio da una dimensione sociale/collettiva (e quindi solidaristica) ad una individualistica.

sorget2019cSi è poi passati all’analisi di alcuni casi specifici di risposte con differenti gradi di resilienza a eventi naturali e di natura antropica. Antonio Baglio ha illustrato la questione nevralgica della ricostruzione di Messina nel post terremoto e soprattutto durante la “seconda ricostruzione” seguita al secondo conflitto mondiale nel suo accompagnarsi alla “mutazione genetica” della città siciliana. Alessandra Ferrighi ha invece analizzato in chiave comparata un altro elemento nodale legato ai disastri. Nella fattispecie la difficile ricerca di un equilibrio tra la necessità di ricostruire e/o preservare l’identità delle comunità colpite e la questione della ricostruzione si è concentrata, con un contributo di grande impatto, sui casi di Longarone e delle altre comunità colpite dal disastro del Vajont e del caso di Venzone dopo il sisma del Friuli. Fabio Carnelli, tra gli animatori dell’originale esperienza di Sismografie, partendo da questo focus online nato dalla necessità di occuparsi delle pratiche di ricostruzione da molteplici prospettive ha prospettato alcune possibili linee di indagine legate all’analisi delle culture del rischio. Stefano Ventura, ricercatore del Sorget ed esperto in particolare del sisma che colpì Campania e Basilicata nel novembre del 1980, ha infine trattato, alla vigilia del  quarantesimo anniversario di quell’evento, ha analizzato, con interessanti spunti di riflessione rispetto ad esempio al caso friulano, le dinamiche delle politiche di ricostruzione post-terremoto.

Cantieri Sissco Modena 2019

Il 20 settembre prossimo sarò a Modena per i X Cantieri di Storia Sissco che si svolgeranno presso il Dipartimento di Studi Linguistici, Largo Samt’Eufemia, 19.

A partire dalle ore 9.00 (Aula B0.5), parteciperò al Panel dal titolo La storia del calcio in Italia: storia e istituzioni presentando un intervento dal titolo Stampa, calcio e tifo violento in Europa: tra sensazionalismo e retorica emozionale (1974-1985).
Il panel, coordinato da Riccardo Brizzi e con Daniele Bardelli quale discussant, vedrà anche i contributi di Enrico Landoni (Con il movimento arbitrale ai vertici del calcio internazionale. Il contributo dell’AIA all’affermazione della scuola italiana), Nicola Sbetti ( La nascita della Figc repubblicana fra continuità e discontinuità) e Alberto Molinari (Le origini dell’Associazione calciatori e le trasformazioni del calcio italiano).

Di seguito, a partire dalle 11.15 (aula B0.2), nell’ambito della quinta e ultima sessione, parteciperò in qualità di Discussant al panel coordinato da Giulia Quaggio La paura fa Ottanta. Studi su un lungo decennio di inquietudini e tensioni sociali . Si presenteranno e discuteranno i contributi di Matteo Pasetti (Il “flagello della droga”: realtà e rappresentazioni di un’emergenza sociale), Elena Bignami (Cancelli aperti. Psichiatria, istituzione manicomiale e società), Giulia Quaggio (Ansia nucleare: un’analisi visuale del Movimento per la Pace negli anni della crisi degli Euromissili, 1981-1984), Daniele Serapiglia (La paura dell’intimità: la liberazione sessuale tra proibizione e nuove angosce) e Pietro Pinna (Dallo straniero all’immigrato. La genesi della paura dell’immigrazione).

Di seguito, il programma definitivo e paper dei Cantieri 2019

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